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[Sega Mega Drive] Alex Kidd in the Enchanted Castle

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Aquila_della_notte
view post Posted on 10/6/2014, 20:34




Titolo: Alex Kidd in the Enchanted Castle
Anno: 1989
Console: Sega Mega Drive

Il papà di Alex Kidd, il sovrano del pianeta Aries, non è morto e sembrerebbe stare in un castello nel mondo di Paperrock. Il giovane eroe dovrà usare tutta l'abilità per scoprire se è la verità e per riportare nuovamente suo padre a casa.

Qualche anno prima che il riccio più veloce dei videogames, Sonic The Hedgehog, diventasse la mascotte della SEGA, c'era un giovincello spensierato, abile nel gioco della morra cinese, a rappresentare la casa videoludica giapponese. Prima di vedere luce sulla console a 16-Bit, Alex ebbe un discreto successo sul Master System II su cui pubblicarono altri giochi a lui dedicati. Il debutto avvenne nel 1986 con "Alex Kidd in Miracle World", probabilmente il suo gioco più conosciuto e diffuso, grazie anche al fatto che venne distribuito incluso nel Master System II. Sul Mega Drive, invece, non riuscì a ripetere lo stesso successo e l'unico suo titolo fu, il qui testato, Alex Kidd in the Enchanted Castle.

La storia è classica: Alex ha scoperto che suo padre, da tempo creduto disperso, è ancora vivo e che si trova su un altro pianeta, Paperrock. Per scoprire se questa è la verità, il principe di Aries intraprende una pericolosa avventura verso questo stranissimo pianeta.

Se qualcuno ha giocato il Miracle World su Sega Master System riconoscerà in questa trasposizione a 16-Bit alcune meccaniche del suo predecessore. I controlli, innanzitutto sono molto semplici: i tasti A e C servono per saltare e B per tirare pugni. Quando saltate, automaticamente effettuerete un calcio volante. Visto cosi, sembra che il gioco non offra chissà quali novità. Da una parte è vero, tuttavia, per variare l'esperienza di gioco, i programmatori hanno dotato il protagonista di alcuni particolari oggetti che gli offrono poteri e veicoli per meglio affrontare la sua missione. Per poterli prendere avrete bisogno di denaro, che recupererete sconfiggendo i vari mostriciattoli o distruggendo i forzieri del tesoro sparsi lungo i livelli, stando attenti a non venire colpiti dalle bombe che vi capiterà di trovare in alcuni di essi. Una volta che avete raggiunto una certa sommetta, potrete entrare negli edifici presenti nei vari stage, che in realtà sono delle bische clandestine in cui, per poter fare vostro quel determinato oggetto, dovrete prima sconfiggere lo sgherro di turno al gioco della morra cinese.

Quando questa modalità si attiva, dovrete scegliere quale, tra le tre mosse disponibili, effettuare e sperare di riuscire a battere l'avversario. Se doveste essere sconfitti, perderete i soldi e verrete cacciati dal locale senza ritirare l'oggetto, il quale sarà sempre disponibile per un successivo duello. Se avete vinto, invece, potrete nuovamente rigiocare per prenderne un secondo, anche se a prezzo maggiorato. Tra i vari oggetti, quello che personalmente ho trovato più utile, è l'anello del potere, che dona ad Alex la possibilità di lanciare un'onda energetica e colpire così gli oggetti ed i nemici in lontananza. Ma ce ne sono altri utili, come quello che permette di volare per alcuni secondi o di fare salti più lunghi, oltre alla possibilità di andare in modo o in un elicottero a pedali. Il menù di scelta degli oggetti è azionabile premendo il tasto START.

Il gioco si svolge in circa 10 stages, i quali, quasi tutti, hanno un design differente dal precedente e passaggi segreti in cui raccogliere monete ed altri oggetti, come vite aggiuntive. Queste sono particolarmente importanti poichè se doveste anche solo sfiorare ostacoli appuntiti o mostri, ne perderete automaticamente una. Per tal motivo, non risulterà facile riuscire ad arrivare al castello finale ma, per fortuna, il gioco non risulta snervante, anche se in alcuni punti qualche imprecazione vi scapperà di bocca. Nonostante il numero dei livelli faccia pensare ad una buona longevità, in realtà non è così, poichè alcuni risulteranno estremamente brevi. In altri, non in tutti, troverete ad aspettarvi, al termine degli stessi, un boss di fine livello che sarà impaziente di sconfiggervi alla morra cinese ed impedirvi così di raggiungere il castello.

La grafica è, ovviamente, superiore a quella dei giochi precedenti, anche se non sfrutta appieno le capacità che la macchina mette a disposizione. Del resto, è un gioco uscito agli albori della nascita del Mega Drive. Il sonoro è orecchiabile ed il tema portante di Miracle World è riportato egregiamente.

Video



Se devo essere onesto, non sono rimasto particolarmente colpito da questo gioco, preferendo di gran lunga il Miracle World su Master System. Forse è uno di quei rari casi in cui la versione "grande" è inferiore a quella "piccola". Nonostante questo, se doveste capitarvi di trovarlo a poco, vi consiglio di prenderlo, giusto per avere in collezione, e conoscere, la mascotte SEGA prima dell'avvento Porcospino Blu!
 
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